Contributi sul ruolo del volto e della prossimità nella relazione educativa in età prescolare.

[…] Siamo pienamente consapevoli che, per la specificità della attuale situazione, occorre approntare strategie funzionali al maggior contenimento possibile dei contagi e le strategie possono essere differenti, come si evince dalle diverse disposizioni degli stati coinvolti dalla pandemia; è tuttavia necessario comprendere quali siano le priorità di una comunità che si fonda su principi democratici e che si rifletta su quali siano gli effetti complessivi delle misure che si intendono adottare, nel breve e lungo termine per non rischiare di produrre effetti, se possibile, peggiori della stessa pandemia; misure che se dovessero essere attuate, così come si evince dall’attuale dibattito pubblico e dalle normative emergenti, trasformerebbero le realtà educative che si occupano di bambini nella fascia d’età 0/6 anni in luoghi di contenzione e sorveglianza, funzionali esclusivamente alla efficienza del sistema produttivo, nell’offrire ai genitori che lavorano un luogo dove lasciare i bambini. In questo caso riteniamo sia più corretto non chiamare scuola quello che risulta dalle misure che si stanno delineando, ma trovare un termine più onesto e veritiero in modo da non introdurre nella scuola stessa principi che le sono alieni.

A cura di

Federica Testa
Silvana Minari
Naama Passamani
Ombretta Barbieri